domenica 3 dicembre 2017

Com'è umano Lei, Dr. Capitale.


Finalmente il mondo imprenditoriale e finanziario (capitale) comincia a dire qual è la sua visione della scuola. Per questo mondo, che io brutalmente significherò e semplificherò chiamandolo "capitale", la scuola pubblica non deve pensare alle chiacchiere (valori della cittadinanza, cultura, autonomia critica, capacità di "leggere" e interpretare il mondo, consapevolezza dei diritti umani, personali e sociali, capacità di costruire un proprio e personale progetto di vita...) che una formazione troppo umanistica, storica, estetica e artistica, di orientamento licealistico insomma, ma al mercato del lavoro e al sistema produttivo attuale così com'è ORA. In pratica il "capitale", poiché si vuole bene e "non avrà altro Dio al di fuori di sé", ha fiutato l'affare che farebbe trasferendo i costi della formazione aziendale, che non fa più, allo Stato, cambiando finalità e natura della scuola pubblica e della Costituzione. L'anticamera di questo cambiamento (stravolgimento) è la cosiddetta alternanza scuola-lavoro che in grandissima parte sta dimostrando concretamente anche altre cose. Una ad esempio. Che il "capitale" ha interesse a che ci sia la povertà, la disuguaglianza, lo sfruttamento, la precarietà, che chiamano eufemisticamente flessibilità. E questa umanità afflitta e silenziata dal bisogno, mortificata dal ricatto economico, umiliata e deprivata dei diritti sarebbe, come si fregiano di eloquire nei salotti televisivi e nei discorsi importanti che infiorettano con paroloni, il famoso "capitale umano"?
Verrebbe da rispondere con Fantozzi: "com'è umano Lei, Dr. Capitale".

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