martedì 23 giugno 2020


Un po' in ritardo ma meglio tardi che mai. La DAD, tuttavia, non va criticata impugnando la bandiera della DT (didattica tradizionale). L'una e l'altra non hanno senso se non le si declinano nei metodi, strumenti, modalità relazionali, ancoraggi pedagogici, finalità educative. Intese e praticate come semplice trasmissione delle informazioni l'una e l'altra non sono dissimili. Come comunicazione solo da uno a molti non sono dissimili. C'è bisogno di "altre" didattiche, di altre pratiche che vanno ricercate, sperimentate, implementate con la fatica giornaliera, in presenza, come regola, talvolta, e solo in certi casi, anche a distanza. Comunque, e in ogni caso, non solo le pratiche sanitarie, ma anche quelle didattiche hanno bisogno di fare riferimento a " protocolli" che siano elaborati, condivisi, strutturati. Che è tutt'altra cosa dell'improvvisazione sotto stato di necessità, o dello "speriamo che me la cavo".

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